La Biodiversità: tema vincente del PROGETTO ANISN 2024La tematica più a cuore degli studenti è la Biodiversità come evidenziato dagli elaborati presentati al progetto SEMPER-inSiEMe Per la vita sulla tERra – il Territorio: l’Area di Capo Peloro -Ambiente, Biodiversità e Fenomeni Naturali, proposto dalla Sezione di Messina ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali) patrocinato dal Comune di Messina e di ARPA Sicilia. Questo il resoconto finale all’Auditorium del Palacultura dalla Presidente di Sezione, D. Lucchesi che alla presenza del Sindaco F. Basile e degli Assessori L. Cannata e F. Caminiti e della Direttrice delle Riserva di Capo Peloro M. L. Molino della Città Metropolitana di Messina, delle Autorità Scolastiche, degli Specialisti dell’ARPA – Regione Sicilia, e le numerose scolaresche, ha sottolineato l’importanza e la valenza del tema considerando che è stato un comune denominatore di quasi tutti gli elaborati. L’intero percorso formativo è stato guidato dai Docenti esperti Anisn e affidato ai docenti curriculari affinchè la conoscenza scientifica acquisita venisse elaborata e arricchita di fantasia e tecniche. La metodologia inquiry è stata molto apprezzata dagli studenti, ne sono la prova le fotografie allegate ai lavori come l’estrazione di immagini durante le videoconferenze o scattate dagli studenti stessi durante, la permanenza nei laboratori c/o l’ Università di Messina e in campo durante le attività sperimentali eseguite nell’area oggetto di studio. Durante la visita, gli alunni hanno potuto partecipare anche personalmente alle attività di laboratorio di Chimica, guidati dalle Docenti esperti C. De Stefano e L. Serroni. Dai lavori si evince che l’Avifauna acquatica dei Laghi di Ganzirri e di Faro è stata quella che ha interessato di più i ragazzi probabilmente perché la Docente C. Calabrò, nelle sue lezioni e in campo, ha messo in evidenza la molteplice varietà di specie stanziali o migratorie presenti nei due stagni salmastri. Inoltre le informazioni sull’avifauna, riscontrabile sui Laghi di Faro e Ganzirri, sono state integrate con l’osservazione degli esemplari esposti nelle collezioni ornitologiche del museo “F. Cambria” del Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali (Dip. ChiBioFarAm) dell’Università di Messina. Sempre all’Università, i ragazzi accompagnati dai loro Docenti e dai rappresentanti del Direttivo Anisn, hanno potuto osservare, illustrate dagli Esperti di Ecologia Marina, le interessanti collezioni malacologiche con il Docente S. Giacobbe e la raccolta algale con la Docente M. Morabito, custodite nei locali del Dipartimento. Un altro argomento scelto e molto evidenziato nei lavori presentati dagli studenti, è stato lo spiaggiamento di fauna batifila, pelagica e bentonica lungo le sponde dello Stretto di Messina. Sono stati messi in risalto dai Docenti P. Mannino e A. Rindone i vari fattori geomorfologici, idrodinamici, astronomici e atmosferici che provocano questo interessante ed unico fenomeno naturale che permette di ritrovare sulle spiagge, specialmente in quella di Torre Faro, esemplari di pesci batifili (per es. Electrona rissoi o pesce lanterna o diavolo, Argyropelecus hemigimnus o Pesce Accetta, ecc.) e pelagici (Beccaccino di mare, Regaleco o Re di Aringhe, ecc.), nonché Molluschi pelagici come le Janthine. Per questo motivo lo Stretto è stato considerato sin dall’Ottocento come il “Paradiso degli Zoologi” (Krohn); oggi definito “Ricchezza della Biodiversità dello Stretto”. Una figura che ha interessato molto i ragazzi è stata quella della naturalista francese Jeannette Villepreux Power, conosciuta come la “Dama degli Argonauti infatti incuriositi dell’Argonauta argo ne hanno considerato le caratteristiche come la conchiglia che possiede l’animale è prodotta soltanto dalla femmina della specie e come in questa specie c’è uno spiccato dimorfismo sessuale: ciò per evidenziare l’attenzione posta durante gli incontri. Non è mancata nella scelta degli argomenti l’osservazione delle specie aliene, come il famoso granchio blu, che sta invadendo in larga scala tutto il Mediterraneo e di conseguenza anche i nostri Laghi di Ganzirri e di Faro. Gli studenti si sono molto affascinati dal perché queste specie provenienti da altri mari, specialmente tropicali, si stanno adattando alle nostre acquee comprendendo che il mar Mediterraneo sta diventando sempre più caldo a causa del riscaldamento globale. Hanno compreso e discusso delle forme alloctone che rappresentano per gli ecosistemi e anche per l’uomo (vedi la Caravella Portoghese), un grosso pericolo in quanto sviluppandosi enormemente stanno soppiantando le specie endemiche locali con grave alterazione dell’ambiente mediterraneo. L’analisi scientifica dell’ecosistema non ha fatto perdere di vista che nei nostri Laghi si svolgono delle attività commerciali (molluschicoltura) che concorrono al sostegno dell’economia locale. Tanti altri argomenti di natura ambientale sono stati presi in considerazione dagli alunni e ciò dimostra che i giovani sono molto sensibili alle problematiche ambientali. Ben vengano quindi i progetti ambientali che l’Associazione degli Insegnanti di Scienze Naturali di Messina ogni anno propone alle Scuole con l’obiettivo principale di formare i ragazzi, che diventeranno adulti, con coscienze attente, vigili e soprattutto con la consapevolezza dell’importanza della salvaguardia dell’ambiente e degli ecosistemi per uno sviluppo sostenibile. |
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